lunedì 18 gennaio 2016

Il volto magnetico di David Bowie in una tela di Daniele Capecchi: l'omaggio dell'arte pistoiese al Duca Bianco

Daniele Capecchi: "Black Star"- 2016. Olio su tela, 80 x120

PISTOIA - 14 gennaio 2016

E’ con un’immagine dei suoi anni ’70 che il pittore pistoiese Daniele Capecchi ha voluto rendere omaggio a David Bowie, il cantante, musicista e artista britannico scomparso il 10 gennaio scorso.
Dal suo studio di via Carducci è infatti uscita poche ore fa la tela, dipinta ad olio, che ritrae il volto magnetico del Duca Bianco.
Un ritratto intenso, in bianco e nero, che non a caso Capecchi ha deciso di chiamare “Black Star”, in onore all’ultimo lavoro discografico, uscito due giorni prima della morte dell’artista.
Non è la prima volta che Capecchi stupisce e delizia i suoi estimatori con quadri che vogliono essere un commiato e un atto di riconoscenza nei confronti di uomini e donne del mondo dell’arte e che durante il loro percorso creativo e ancor più nel momento della loro scomparsa lasciano una traccia indelebile nel vissuto emozionale, di Daniele e di tutti coloro che apprezzano i suoi lavori.
Tra i recenti tributi che il pittore pistoiese ha prodotto ricordiamo quello dedicato a Lemmy Kilmister, frontman del gruppo rock-metal Motorhead. Certamente un modo per sentire ancora vicini a noi poeti della parola e delle note, anche quando il loro passaggio su questa terra si è inesorabilmente concluso.

Giulia Baglini
Articolo tratto da La Voce di Pistoia

martedì 5 gennaio 2016

Salva!


Migranti e rifugiati salvati sulle coste dell'isola greca di Lesbo nella giornata del 4 gennaio (Santi Palacios, Ap/Ansa)

Pubblico questa foto per non scivolare nell'indifferenza.
Per sentire su di noi quell'acqua così gelida, quel vento così freddo che già soffia nei campi profughi dove sopravvivono uomini, donne e bambini. Dove un bambino oggi è morto, di freddo. In Turchia. Alle porte dell'Europa. E' una cosa che non si può accettare, ma piano piano stiamo appunto scivolando nell'indifferenza e in alcuni casi, nell'ingiusticabile odio per queste Persone. E per chi non è indifferente c'è il sentimento dell'impotenza. Nei confronti di dinamiche geo-politiche che condizionano la vita delle persone e impartiscono loro il dramma di affrontare un calvario, che quando non si conclude con la morte, si sviluppa attraverso sofferenze inumane.
Io, personalmente, mi aggrappo al comandamento morale Restiamo Umani, come quella ragazzina si aggrappa alle braccia del suo soccorritore. E' una necessità vitale, lei continua a vivere e io continuo a sperare in una umanità veramente degna del suo nome. Vorrei tanto che l'odio sparisse dai cuori e dalle menti di ogni persona di questo mondo.