lunedì 2 dicembre 2019

Marielle Franco vive nelle danzatrici di "Muitas Marias": il video di Manu Napolitano

"Marielle virou semente", Marielle è diventata un seme. E' questo che si leggeva sui muri di Rio de Janeiro e sugli striscioni vestiti a lutto dopo la sera del 14 marzo 2018, quando la deputata regionale carioca Marielle Franco è stata uccisa insieme al suo autista Anderson Pedro Gomes.
"Marielle presente!", "Anderson presente!", gridavano in  corteo gli uomini e le donne che hanno trasformato il lutto in lotta, che hanno deciso di far continuare a camminare sulle loro gambe le idee di Marielle.
Eletta  con 46mila voti nelle file del Partito Socialismo e Libertà, è stata strappata alla vita da chi aveva paura di lei, da chi temeva il suo contrasto alla presenza della polizia federale nelle favelas. Dove una bambina che torna da scuola può morire per una pallottola vagante, dove se sei nero e hai un ombrello in mano puoi essere scambiato per un delinquente che cammina con un fucile. E ammazzato senza pietà.
Marielle Franco incarnava tutto ciò che l'estrema destra che purtroppo è salita al potere in Brasile cerca di ostacolare: era nata nella favela della Maré e per questo dava voce agli ultimi, era nera, era lesbica. Era una sociologa e si era specializzata con un master sulla presenza nelle favelas delle cosiddette Unità di Polizia Pacificatrice. Ed è noto come a causa di questo (dis)governo le scienze umane siano state disqualificate rispetto alle altre discipline. 
Altro incarico sicuramente "scomodo" era il coordinamento della Commissione per la difesa dei diritti umani e della cittadinanza.
Le ultime notizie portano a pensare che il suo assassinio sia stato compiuto da miliziani molto vicini alla famiglia Bolsonaro.
E' stata spenta la voce di una donna di 38 anni che doveva ancora crescere una figlia e che doveva stare a fianco dei genitori, della sorella Anielle e della sua compagna Monica.


I suoi familiari non sono stati lasciati soli: a chiedere chi ha ucciso Marielle e a camminare insieme a loro ci sono le donne che condividono un sentimento di sorellanza e che vogliono rendere eterna l'eredità di Marielle.

Tra queste donne c'è la cantautrice italo-venezuelana Emanuela Napolitano, in arte Manu Napolitano, che in onore di Marielle e delle sue lotte ha composto la canzone "Muitas Marias" "Molte Marie", pubblicandola simbolicamente l'8 marzo 2019.
Ecco dove si può ascoltare:
http://bit.ly/AppleMusicMarias
http://bit.ly/SPOTIFYMarias
 
Nella canzone Manu ha messo un po' di Marielle e un po' di tutte le donne del mondo, le sue idee e le sue proposte di legge.
Nel testo, dove ogni parola è al femminile, emergono vari temi: la cultura afrobrasiliana, l'amore uguale e differente e Teresa di Benguela, leader del Quilombo del Mato Grosso vissuta nel XVIII secolo.  Tra le proposte di legge di Marielle al Parlamento di Rio c'era proprio quella di creare una giornata che celebrasse questa storica figura afrobrasiliana e la figura della donna nera in generale.
Inoltre nella canzone viene ricordata la musica funk, a cui Marielle teneva moltissimo, tanto da aver proposto una legge che la valorizzasse come patrimonio culturale.
Di "Muitas Marias" esiste sia una versione funk che una versione in stile di samba tradizionale da cui è stato realizzato il video "Muitas Marias"uscito il 14 novembre 2019, 20 mesi dopo l'assassinio di Marielle e Anderson.

Per assistere al video: https://youtu.be/OFQPI2dLPVQ

Di seguito il testo, in portoghese e in italiano.


Casa aberta
janta pronta      
Nossa fé epa hey oyá!
Devota da alegria e das muitas Marias
Ora ye ye o Ora ye ye ooo

Velas acesas, flores, semente, expressão presente 
Beleza e cor 
Mulher e dor
Ora ye ye o  Ora ye ye ooo

Me ensina a fazer turbante
Rainha Tereza de Quariteré
Me ensina a fazer tranças 
Abayomì abayomì

Vamos manter a chama
Dando voz às lágrimas
Dança funk comigo
Dança funk comigo
Vai vai em frente
Pode amar diferente!

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Casa aperta
cena pronta
la nostra fede epa bey oya (1).
Devota dell'allegria e delle molte Marie (2)

Candele accese, fiori, (3) semente,
espressione presente (4)
Bellezza e colore
Donna e dolore
Orayeyeo Orayeyeoo (5)


Insegnami a creare i turbanti (6)
Rainha Teresa di Quariterè (7)
Insegnami a fare le treccine (8)
Abayomì, Abayomì (9)

Manteniamo la fiamma accesa
dando voce alle lacrime
Danza funk con me (10)
Vai avanti coraggio,
puoi amare diversamente! (11)



NOTE

1. Riferimento alle divinità Orixà sincretiche. Epa hey oya è il saluto a Iansã.
(Iansã é la Signora dei venti e delle tempeste. E' coraggiosa, ha un temperamento forte.  Il numero di Iansã è il 9 e il suo saluto è Epa hey oya. Il giorno di Iansã è il mercoledì, che è anche il giorno della settimana in cui Marielle è stata uccisa).
Per la sua candidatura alla Camera Municipale di Rio de Janeiro del 2016, Marielle aveva realizzato il video promozionale della campagna con il canto a Iansã in sottofondo.
E' stata eletta come la 5° Consigliera più votata, con circa 46.000 preferenze.
2. Parole di Marielle, che adorava la Vergine Maria Nossa Senhora dos Navegantes. Era stata catechista per più di 10 anni e pregava molto.
3 - Descrizione della casa di Marielle e di Monica, la sua compagna.
4 - Parole per rappresentare Marielle pronunciate da alcune donne subito dopo la sua morte.
5 - Saluto a Oxum.  Regina dell'acqua dolce, Signora dei fiumi, laghi e cascate, Oxum rappresenta la saggezza e il potere femminile.
6 - Marielle li metteva spesso e in un dibattito si era arrabbiata perché l'avevano criticata per questa sua abitudine
7 - Era una principessa nera del quilombo. Marielle come parlamentare è riuscita a far approvare una giornata da dedicare a Teresa Banguela di Quariterè.

8 - Marielle stava promuovendo laboratori di promozione della cultura afrobrasiliana, in cui insegnare a creare turbanti e treccine.
Un esempio di Abayomì
9 - Una bambola di pezza che deriva dalle tradizioni africane portate dagli schiavi in Brasile. Ancora oggi è uno dei simboli della resistenza africana.
Marielle ne aveva una.
10 - Marielle da ragazza era stata danzatrice del funk carioca. Ha presentato con un altro consigliere una proposta di legge per valorizzare il funk di Rio, patrimonio culturale delle favelas, attualmente proibito dalle autorità. Questa proposta di liberalizzazione e promozione del funk non è ancora passata.
11 - Marielle portava avanti sul suo corpo e nella politica la causa Lgbt. Aveva creato una proposta di legge per riconoscere a Rio de Janeiro il giorno della visibilità lesbica (non passata in Consiglio per soli due voti).

Il videoclip "Muitas Marias" è una coproduzione italo-brasiliana. Donne di diversi paesi danzano insieme. E' un'esplosione di energia, luce e colori: sono le "Molte Marie" che si incontrano. Nella danza raccontano se stesse, dialogano, sono donne diverse ma unite da un potente filo conduttore musicale. I movimenti di "Muitas Marias" prendono forma, diventano poesia condivisa, pensando a Marielle Franco, al suo impegno sociale, alla sua vita, che continua ad essere luce e a esigere giustizia. (nota di Manu Napolitano)

Manu Napolitano, con un video semplice ma intenso, è riuscita a formare una roda di samba tutta al femminile intorno a Marielle e ha reso a questa nostra sorella un bellissimo omaggio. Un tributo che si aggiunge a quello realizzato dalla scuola di samba della Mangueira lo scorso Carnevale.
Il racconto migliore dell'omaggio della scuola verde-rosa si deve a Simone Apollo, appassionato blogger di 'Dentro Rio de Janeiro', che in questa pagina descrive perfettamente il significato del samba enredo, meritatamente vittorioso.




Crediti videoclip

Direzione e montaggio: Ivo Godoy
Direttore della fotografia: Rita Bertoncini
Preparazione del cast: Raffaella Pirozzi
Danzatrici:
Manu Napolitano, Italia Venezuela
Patricia de Assis, Brasile
Ana Maria Klem, Argentina
Fiamma Viola Brasile
Melina Almada, Brasile
Denise Neves de Oliveira, Brasile
Natalie Stypa, Germania
Céline Puigsegur, Francia
Ringraziamenti speciali a Equipe Camere d'Aria - Italia

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