Si tratta di un progetto musicale messo in piedi nel 2012 dalla flautista italiana Barbara Piperno e dal chitarrista e mandolinista brasiliano Marco Ruviaro, che da qualche anno si sta facendo conoscere nelle piazze e nelle strade di alcune città d'arte italiane come Siena, Pienza, Bologna, Torino e Pesaro, tra le altre.
La filosofia di questo duo è portare la bellezza della musica di qualità nel contesto che le si addice di più, ovvero nei musei a cielo aperto che sono le nostre città italiane, in modo da rendere partecipe in maniera spontanea e diretta chiunque si trovi a passare dal luogo scelto per la sessione musicale.
Lo choro, come si legge sulla pagina facebook curata da Barbara e Marco, nacque intorno al 1870, quando i suonatori di musica popolare di Rio de Janeiro — allora capitale economica e culturale del Brasile — cominciarono ad eseguire, in forma “brasilianizzata” e con forte influenza dei ritmi di origine africana, il repertorio di danze europee che erano in voga nei salotti dell’elite del XIX secolo (come il valzer, lo scottish e la polca).
Barbara Piperno: ancella del flauto classico, è rimasta folgorata sulla strada di Guinga e dello choro |
La situazione ideale per uno choro è la "roda", ovvero un cerchio magico di musicisti che decidono di suonare insieme e di condividere passione per la musica e gioia di vivere.
Spesso queste rodas si consumano nello spazio di diversi giorni, permettendo ai musicisti di sperimentare situazioni di convivialità e di amicizia che certamente rendono le sessioni musicali ricche di scambi e di partecipazione emotiva, restituendo agli "chorões" e a chi li ascolta divertimento e armonia. Ed è proprio durante una di queste rodas che i cammini di Barbara e Marco si sono incrociati, due cammini che continuano a intersecarsi anche con quelli di altri musicisti, in concerti e rassegne musicali in giro per l'Italia e all'estero.
Quando non sono in tour l'attività musicale prosegue anche nelle rispettive città di residenza: Bologna per Barbara, che è originaria di Fano e si è diplomata al Conservatorio di Pesaro e Torino per Marco, che si è formato in chitarra classica alla Universidade Estadual Paulista e che con i suoi prestigiosi progetti musicali in diversi paesi, è considerato un virtuoso esponente dello choro.
La città transalpina non poteva rimanere indifferente alla ventata di freschezza portata dal mandolino e dalla chitarra di Marco e allora qui è nato un attivissimo "Clube de Choro", mentre Piazza Cavour, teatro di choros frequentati anche da musicisti provenienti dalla vicina Francia, è stata ribattezzata "Praça Pixinguinha".
Marco Ruviaro: nato a São Paulo, con sangue italiano nelle vene. Musicista raffinatissimo e virtuoso, come tutti i mancini! |
In questo angolo della piazza, di fronte al Facciatone e alla biglietteria dell'Opera Primaziale e di fianco all'imponente scalinata di Piazza San Giovanni si respira la bellezza a pieni polmoni. Dalle armonie architettoniche, ottimali anche dal punto di vista acustico, alle armonie musicali dello choro: un binomio che arricchisce e impreziosisce ancora di più la città, e incuriosisce molti passanti, che sembrano sempre più pronti a conoscere questa musica che raccoglie in sé tradizione e innovazione, componente colta e componente popolare.
Durante le esibizioni di Barbara e Marco non è raro che comitive e famiglie brasiliane in viaggio nel nostro paese si fermino ad ascoltare la loro musica, magari attratti dalle dolci note di "Carinhoso", la composizione scritta dal celebre Pixinguinha.
Questa canzone è un pò come "O sole mio" o "Volare" per noi italiani, la conoscono tutti e tutti la intonano con passione, come segno di appartenenza alla propria identità nazionale.
C'è anche uno scrittore molto conosciuto in Brasile, Luis Fernando Verissimo, che ha dedicato a "Choro de rua" un articolo pubblicato sul giornale Estadão.
Il duo ha all'attivo un disco, "Aeroplanando", giunto proprio lo scorso settembre alla seconda ristampa e un cd autoriale con composizioni originali di Marco Ruviaro, "Acabou o sossêgo" e con Barbara ad accompagnarlo in uno dei brani.
Tutte le informazioni e le novità su questo conjunto italo-brasileiro si trovano sul sito ufficiale www.choroderua.com e sul sito personale di Marco www.marcoruviaro.com
Buona visione e buon ascolto con alcune foto e un video girato in un interno!
Qui si può ascoltare il podcast della puntata n. 633 di Brasil, andata in onda su Radio 1 Rai la notte tra il 29 e il 30 dicembre 2013 e che ha visto protagonisti proprio Marco e Barbara con una intervista condotta dal querido Max de Tomassi e un'esibizione dal vivo.
Orgulho para a cultura brasileira!
RispondiEliminaIsso mesmo! Sendo italiana mas com muita paixão pela boa música brasileira para mim foi um prazer escrever algo à respeito de Barbara e Marco. Um prazer escutar estes dois profissionais, o choro faz bem em que toca e em que escuta! Abraço e obrigada pelo comentário - Giulia Baglini, blogueira do Canto dos Prazeres
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