martedì 23 settembre 2014

Un ricordo di Antonio Tabucchi nel giorno del suo compleanno

Il 23 settembre 1943 nasceva a Pisa Antonio Tabucchi. E' uno scrittore a cui mi sento particolarmente vicina non solo per le sue opere ma anche perché è cresciuto nella casa dei nonni materni a Vecchiano, vicino a dove sono cresciuta io, a Migliarino.
Sono convinta che una persona non muore fino a che a noi la ricordiamo. Questo vale ancora di più per gli scrittori, che vivono attaverso i loro libri. Ed è questo che voglio fare nel giorno del compleanno di Antonio Tabucchi.

Ovidio Della Croce, Paolo Magli e Antonio Tabucchi
Il 17 maggio 2011 ho avuto la fortuna di incontrare questo mio illustre concittadino in uno dei suoi ultimi incontri pubblici. Ci ha lasciati il 25 marzo 2012.

L'incontro è avvenuto a Migliarino, paese del comune di Vecchiano in cui sono cresciuta e ho abitato fino all'età di trent'anni.
Qui, in una serata affollatissima organizzata dall'Associazione Culturale La Voce del Serchio, Tabucchi tenne una conferenza dal titolo "Elogio della Letteratura".


Durante e dopo la conferenza fui incaricata di tenere un banchino con dei libri di Antonio Tabucchi da vendere al pubblico. Non riuscii a godermi del tutto la conferenza ma per fortuna il professor Ovidio Della Croce ha trascritto integralmente il discorso. 

Ecco il pdf: http://www.lavocedelserchio.it/public/data_upload/articoli_19984_documento_1411293785.pdf 

Mio padre lo conosceva già e dopo qualche battuta scherzosa tra di loro non fu senza emozione che mi avvicinai a lui per chiedergli una dedica, che conservo tra le pagine di "Sostiene Pereira", un libro che ho amato moltissimo, aiutata anche dal film girato da Roberto Faenza con uno straordinario Marcello Mastroianni.

Scambiammo qualche parola in portoghese, tanto che mi parlò della sua amicizia con il poeta brasiliano Carlos Drummond de Andrade e di come fosse rammaricato di non aver ancora potuto tradurre in italiano una raccolta di sue poesie.

La statua di Drummond de Andrade a Copacabana


Dell'amore di Tabucchi per il Brasile e per uno dei suoi più grandi poeti rimane traccia nella raccolta di racconti "Viaggi e altri viaggi",  da cui traggo queste righe:

<< Quando conobbi Drummond de Andrade, alcuni anni fa, una sera, mentre ci salutavamo, mi sussurro' una frase. Non so se era una domanda o una constatazione. Eravamo sul lungomare di Copacabana e stava tramontando un sole vermiglio. "Sa cos'e' questo vostro Brasile?", mi chiese come se chiedesse a se stesso, "e' un vostro sogno. Solo che noi ci viviamo dentro". >>

Lascio qui anche una biografia di Antonio Tabucchi: http://www.lavocedelserchio.it/vediarticolo.php?id=20005&page=0&t_a=antonio-tabucchi

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